Glossario generale urbanistico

A

Abitabilità

Certificato, rilasciato dal Comune, che garantisce che l’abitazione è stata realizzata nel rispetto della normativa sulle costruzioni.

Abuso edilizio

Intervento sul territorio (costruzione edilizia, lottizzazione, ecc.) che viene realizzato in mancanza dell’autorizzazione prevista dalla legge o in difformità da essa. Dopo la segnalazione di abuso viene avviato il procedimento amministrativo nei confronti dei soggetti responsabili dell’abuso stesso. Il provvedimento può prevedere la demolizione o una sanzione economica. Se l’intervento edilizio è sanabile l’interessato può presentare, presso gli uffici comunali competenti, domanda di sanatoria.

Agibilità

Certificato che ha lo stesso valore del certificato di abitabilità, ma si riferisce alle costruzioni con altre destinazioni di uso (uffici, laboratori, scuole, ecc.)

Architettura sostenibile

Detta anche eco-compatibile o bio-edilizia o bioarchitettura, è un sistema di progettazione e costruzione che ha l’obiettivo di limitare gli impatti nell’ambiente mettendo al centro: la salvaguardia degli esseri viventi ora e nel tempo; il rapporto uomo-edificio-ambiente e il miglioramento del benessere psicofisico degli abitanti; l’utilizzo di materiali locali ed ecocompatibili; l’utilizzo di fonti e metodologie a basso impatto ambientale ed alto risparmio energetico.

B

C

Carta Tecnica Regionale (CTR)

Rappresentazione tecnica del territorio regionale in versione cartacea o informatica.

Categorie Funzionali degli edifici

Nella disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni, le Categorie Funzionali sono individuate in riferimento alle “destinazione d’uso” consentite all’interno di determinate aree (UTOE) e sono utilizzate per definire le limitazioni al mutamento della destinazione d’uso fra una categoria e l’altra e all’interno della stessa categoria funzionale.

Certificati urbanistici

Termine generico con cui si indica il certificato di destinazione urbanistica o altre certificazioni riguardanti le previsioni dei Piani urbanistici (anche storici) per un determinato terreno o fabbricato.

Certificato di destinazione urbanistica (CDU)

Documento necessario per la compravendita dei terreni che contiene le indicazioni urbanistiche relative all’area.

Compensazione urbanistica

Modalità alternativa all’esproprio usata nel sistema della perequazione, che si attua nei confronti delle proprietà immobiliari di cui la collettività deve potere disporre per realizzare, in quello specifico luogo della città, le opere ed i servizi pubblici previsti dal piano urbanistico.

Consumo di suolo

Trasformazione irreversibile del territorio, di solito per la realizzazione di un edificio, che riduce il suolo precedentemente permeabile (naturale e agricolo).

Costruzioni per fini agricoli

Costruzioni necessarie per lo svolgimento di attività di aziende agricole (stalle, depositi, locali di produzione e/o di trasformazione dei prodotti agricoli e altro) o per l’agricoltura amatoriale. Sono disciplinate dalla Legge regionale.

D

Deruralizzazione di un edificio

Cambio di destinazione d’uso di un edificio originariamente destinato all’agricoltura per realizzare un’abitazione, servizi o altro. Avviene a fronte del versamento dei cosiddetti “oneri verdi” (realizzazione di opere di sistemazione ambientale finalizzate al miglioramento ambientale e paesaggistico del Territorio Rurale) se la “pertinenza dell’edificio” (cioè l’area scoperta collegata all’edificio) si mantiene superiore all’ettaro.

E

Edilizia Residenziale con finalità Sociali (E.R.S.)

Anche detta housing sociale o social housing, è l’insieme di alloggi che vengono ceduti in affitto o in vendita a prezzi calmierati (anche con le formule dell’ acquisto a riscatto o rent to buy) a favore di persone che non riescono a soddisfare il bisogno di una casa – in quanto privi dei requisiti per accedere all’assegnazione di alloggi pubblici ed impossibilitati all’accesso al mercato privato –

Estratti urbanistici

Copie dei piani urbanistici.

F

G

Garante

Il Garante della comunicazione è una figura che si occupa di favorire la più ampia partecipazione dei cittadini in ogni fase dei procedimenti di pianificazione e governo del territorio e di garantire che l’amministrazione comunale sia a conoscenza delle opinioni e delle richieste degli abitanti.

H

I

Invarianti strutturali del territorio

Componenti del territorio riconosciute come fattori di identità locale e in quanto tale sottoposte a una specifica tutela.

L

M

Margine urbano

Limite, il confine di un’area.

Morfotipo rurale

Porzione del territorio regionale rurale  che ha caratteristiche omogenee, ricorrenti e caratterizzanti e può ripetersi in zone diverse della Regione. È individuato dalla Regione Toscana nel proprio strumento di pianificazione del territorio, il PIT (Piano di Indirizzo Territoriale).

Morfotipo urbano

Porzione del territorio regionale costruito  che ha caratteristiche omogenee, ricorrenti e caratterizzanti e può ripetersi in zone diverse della Regione. È individuato dalla Regione Toscana nel proprio strumento di pianificazione del territorio, il PIT (Piano di Indirizzo Territoriale).

N

O

P

Paesaggio

Parte visibile del territorio, così come è percepita dalle persone, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e umani e dalla relazione tra questi.

Patrimonio Edilizio Esistente

L’insieme indistinto di tutti gli edifici presenti sul territorio.

Patrimonio Edilizio di Interesse Storico Architettonico

L’insieme di tutti gli edifici presenti sul territorio da antica data, che hanno un valore architettonico o storico documentale (case coloniche nel territorio aperto, ville, fattorie, complessi ecclesiastici ecc).

Perequazione

Tecnica urbanistica per distribuire equamente i vantaggi e i costi prodotti dalla pianificazione che afferma e persegue il pari trattamento, da parte del piano urbanistico, dei beni immobili da trasformare che si trovano in analoghe condizioni di fatto e di diritto. Permette di conciliare le richieste di edificazione dei privati con la necessità dell’Amministrazione di reperire aree da destinare ad uso pubblico con costi e oneri sostenibili.

Piano attuativo

Termine generico che indica i piani urbanistici che danno attuazione al Piano Operativo.

Piano del colore

Piano che individua  i colori più adatti per i trattamenti delle facciate per gli edifici del centro storico esistenti, da ristrutturare o da costruire.

Piano di lottizzazione (PDL)

Piano presentato dai proprietari di aree edificabili per accordarsi con il Comune per la realizzazione di nuove opere di urbanizzazione o per il completamento di quelle già esistenti.

Piano di recupero (PDR)

Piano attuativo finalizzato predisposto per trasformare aree costruite che sono in una situazione di degrado dal punto di vista fisico o funzionale.

Piano di zona (PDZ)

Piano delle zone per l’edilizia economica e popolare (vedi PEEP).

Piano particolareggiato

Piano attuativo promosso dal Comune.

Piano per edilizia economica e popolare (PEEP)

Piano con cui l’Amministrazione comunale individua le zone dove costruire gli alloggi economici e popolari e le relative opere e servizi complementari (aree a verde pubblico, scuole e servizi).

Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A)

Strumento di monitoraggio e pianificazione che serve a rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in una determinata area in può riguardare edifici pubblici o in porzioni di spazi pubblici urbani (strade, piazze, parchi, giardini, elementi di arredo urbano), individuare proposte progettuali di massima per la loro eliminazione stimandone costi e definendo le priorità di intervento.

Piano regolatore generale (PRG)

Strumento di pianificazione che nasce per regolare la crescita edilizia del territorio comunale, sia delle sue parti edificate che di quelle “aperte” (zone agricole, zone boscate, aree verdi…). Fino al 2005 è stato il principale strumento con cui l’amministrazione comunale determinava le regole per lo sviluppo urbanistico ed edilizio del territorio, individuando le “zone edificabili” per diverse funzioni (residenziale, produttiva, agricola, ecc.), la densità edilizia e le “zone inedificabili” destinate a soddisfare i bisogni della collettività (strade, parcheggi, verde, scuole, ecc.). Poi, in Toscana, è stato sostituito con due strumenti: il Piano Strutturale e il Piano Operativo (prima chiamato Regolamento Urbanistico).

Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS)

Piano strategico che nasce per soddisfare i bisogni di mobilità degli individui al fine di migliorare la qualità della vita in città nel medio-lungo termine, con verifiche periodiche intermedie. Contiene un insieme correlato di azioni su tutte le forme di trasporto (pubbliche e private, passeggeri e merci, motorizzate e non motorizzate, di circolazione e sosta) che si sviluppano e coordinano con i piani urbanistici del territorio, per far fronte alle esigenze di mobilità di chi vive la città.

Q

Quadro conoscitivo

Insieme ordinato delle conoscenze utili ad analizzare lo stato attuale del territorio in tutti i suoi aspetti (sociali, economici, insediativi, ambientali, ecc).

R

Relazione del Garante

Documento che descrive le attività svolte per garantire ai cittadini la conoscenza delle fasi di redazione, adozione e approvazione di uno strumento urbanistico.

Relazione di sintesi

Documento che descrive tutte le fasi del processo di valutazione svolto durante la redazione degli strumenti di pianificazione territoriale (Piano Strutturale, Piano Operativo). Viene messo a disposizione del pubblico e delle autorità competenti prima dell’adozione.

Restauro e risanamento conservativo

Tipologia di intervento edilizio sugli edifici esistenti che prevede la conservazione dell’immobile assicurandogli funzionalità mediante un insieme di opere che rispettino gli elementi caratterizzanti dell’edificio.

Ristrutturazione edilizia ricostruttiva

Tipologia di intervento edilizio sugli edifici esistenti che prevede la demolizione con fedele ricostruzione.

Ristrutturazione edilizia conservativa

tipologia di intervento edilizio sugli edifici esistenti che prevede la possibilità di trasformare l’edificio mediante un insieme di opere, ad esclusione della demolizione, che posso farlo diventare in tutto o in parte diverso dal precedente.

S

Sistemi territoriali

Ambiti in cui viene suddiviso il territorio che hanno caratteristiche insediative, paesaggistiche e ambientali comuni. Per ogni ambito viene definito un diverso e specifico scenario possibile e atteso.

Sito di Interesse Comunitario o di Importanza Comunitaria (SIC)

Area del territorio regionale – istituite mediante la Direttiva Europea “Habitat” – che contribuisce in modo significativo a mantenere o ripristinare una tipologia di habitat (ambiente naturale in cui prospera una certa specie animale o vegetazionale) e che contribuisce in modo significativo al mantenimento della biodiversità della regione in cui si trova. Per eseguire interventi pesanti su queste zone è necessario predisporre una “valutazione di incidenza” che spieghi gli effetti sugli habitat protetti.

Standard

Valore calcolato mediante un idoneo rapporto (ad esempio mq per abitante o mq per ettaro) che esprime la dotazione di un insediamento (residenziale, produttivo, commerciale, ecc.) in termini di attrezzature di interesse pubblico. Può anche considerarsi come limite di densità edilizia, di altezza e di distanza tra fabbricati nonché quantità minime di spazi ed attrezzature pubbliche e di uso collettivo in rapporto agli insediamenti residenziali e produttivi.

Statuto dei luoghi

Insieme delle regole condivise per l’utilizzo delle risorse e la tutela degli aspetti fondativi del territorio.

Statuto del territorio

Lo Statuto del territorio è il cuore del Piano Strutturale. “Patto”, elaborato collettivamente dalla società locale, per regolare la tutela e la trasformazione del territorio. È il cuore del Piano Strutturale.

T

Territorio urbanizzato

Porzione di territorio comunale già densamente “costruito”, con eventuali spazi ancora liberi, al cui interno è ammessa la nuova costruzione nonché opere di trasformazione importanti.

Territorio rurale

Tutto il territorio comunale esterno al territorio urbanizzato, che comprende le aree agricole, in cui – di norma ma con alcune eccezioni – non è ammessa la nuova edificazione, se non per fini agricoli.

U

Unità territoriali organiche elementari (Utoe)

Porzioni in cui viene suddiviso il territorio comunale e costituiscono il riferimento territoriale per le dimensioni massime ammissibili degli insediamenti, delle infrastrutture, delle funzioni e dei servizi necessari nonché delle azioni di tutela, recupero, riqualificazione e trasformazione che occorre attivare.

V

Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

Procedura che ha come obiettivo principale quello di valutare gli effetti ambientali dei piani e dei programmi di sviluppo.

Valutazione Integrata (VI)

Procedura per valutare gli effetti futuri ed attesi degli strumenti di pianificazione e governo del territorio dal punto di vista ambientale, territoriale, economico, sociale e sulla salute umana. Valuta anche le coerenze del piano in corso di redazione rispetto agli altri strumenti della pianificazione territoriale esistenti.

Vincoli (ambientali e paesaggistici)

Strumenti previsti dalla legislazione italiana per limitare l’uso del territorio al fine di tutelare gli immobili e le aree di maggior pregio ambientale e paesaggistico.

Z