Come si scrive il piano operativo

Oltre al Piano Strutturale comunale (che stabilisce le scelte di sviluppo sociale economico e territoriale da tradurre operativamente), la stesura del Piano Operativo deve tenere conto di una serie di normative regionali e nazionali di riferimento. Tra queste vanno ricordate la legge urbanistica regionale (L.R. 65/2014 Norme sul governo del territorio), il Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico (PIT/PPR- approvato con DCR 37/2015) e il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA- approvato con DCI 235/2016).

La legge regionale stabilisce anche i tempi e le fasi attraverso le quali si redige il Piano e si giunge alla sua approvazione ed effettiva entrata in vigore:

1 – Il primo atto approvato dal Consiglio comunale è l’Avvio del Procedimento: atto che sancisce l’inizio del processo di formazione del Piano. L’Atto è affiancato dal Documento Preliminare che ha l’obiettivo di fare un punto sullo stato delle risorse ambientali del territorio e stabilisce l’inizio del processo della di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

2 – Successivamente il Documento Preliminare viene inviato ai soggetti competenti al fine di ricevere eventuali contributi utili alla stesura del Rapporto Ambientale.

Contemporaneamente si apre la fase di redazione del Piano Operativo, momento durante il quale al lavoro dell’Ufficio di Piano si affianca l’informazione e la partecipazione dei cittadini e di tutti i soggetti interessati.

È in questa fase che si inserisce – da settembre 2017 a gennaio 2018 – il percorso di partecipazione Prato al Futuro, che si articola in appuntamenti e occasioni di ascolto, confronto e partecipazione della cittadinanza, dei professionisti e di tutti gli attori della città e non solo. Gli esiti delle attività di partecipazione, se motivatamente accolte, contribuiranno alla definizione dei contenuti del Piano.

3 – Una volta redatto, il Piano e il Rapporto Ambientale vengono sottoposti all’adozione del Consiglio Comunale: si apre così la fase delle osservazioni da parte dei cittadini, della durata di 60 giorni dalla data di pubblicazione degli atti all’Albo Comunale e sul Bollettino regionale. Le osservazioni pervenute vengono esaminate dall’Ufficio di Piano, che demanda al Consiglio comunale il loro l’accoglimento – modificando o integrando gli indirizzi del Piano – oppure di rigettarle motivatamente.

4 – Terminata la fase istruttoria delle osservazioni al Piano e al Rapporto Ambientale, si svolge la Conferenza di Servizi Paesaggistica, nella quale il Piano è sottoposto all’esame del Ministero e della Regione per la verifica e valutazione del Piano alla normativa regionale di tutela del paesaggio. La conferenza dovrà chiudersi entro 60 giorni.

5 – Nel caso di esito positivo della Conferenza, il Piano Operativo completo dei suoi elaborati normativi e cartografici (Norme Tecniche di Attuazione, elaborati grafici, Rapporto Ambientale di VAS) viene sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale e quindi pubblicato sul Bollettino regionale diventando efficace a tutti gli effetti.

Consulta il diagramma dell’iter procedurale per la redazione del nuovo Piano Operativo.