Cronache dal percorso partecipativo. Il Crowdlab sul tema Connessioni: un punto di accumulazione di idee.

Una sala gremita di architetti e di tecnici provenienti da diverse regioni, di amministratori, di portatori di interessi oltre a cittadini e loro associazioni ha accolto, lo scorso giovedì 14 settembre, l’inizio del percorso partecipativo che il Comune di Prato ha predisposto per accompagnare la redazione del suo nuovo Piano Operativo, la cui adozione è prevista nel maggio 2018. In attesa di poter condividere con tutti il report dettagliato con i contenuti discussi, le domande emerse e le risposte fornite, vi proponiamo qui una prima cronaca settimanale del percorso partecipativo di Prato al Futuro.

Nell’auditorium della Camera di Commercio di Prato, in presenza del Sindaco Matteo Biffoni e dell’Assessore all’Urbanistica e lavori pubblici Valerio Barberis, è cominciato nella forma del Crowdlab il programma di Prato al Futuro, il percorso di partecipazione e comunicazione voluto dall’Amministrazione pratese per rendere ancora più forte e condivisa l’azione che accompagna la preparazione del nuovo strumento urbanistico. Abbiamo ascoltato alcuni dei più validi professionisti italiani, portatori di esperienze di successo maturate in grandi città italiane e europee.

Hanno offerto ispirazione gli interventi di Alfonso Femia (Atelier(s) Alfonso Femia AF517), Paolo Iotti e Marco Pavarani (Iotti + Pavarani Architetti), Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori (Labics). La visione sulla città contemporanea ha cominciato così a essere messa a confronto con le esperienze e le idee dei numerosi professionisti che qui si sono dati appuntamento per avviare un processo che mette il progetto al centro del discorso sul futuro della città. A metà del pomeriggio gli architetti Marcello Marchesini e Francesco Messina hanno offerto una anticipazione dei risultati del workshop svoltosi nel luglio scorso e dedicato al grande tema della “Declassata”, intesa come luogo di potenziale trasformazione di un’area strategica della città di Prato, e dell’area Ex-Banci. In chiusura, una intervista doppia condotta da una professionista del giornalismo d’architettura, Paola Pierotti (ppan), con la presidente dell’istituto nazionale di Urbanistica (INU) Silvia Viviani e con l’architetto Paola Tessitore, rappresentante del team di FS Sistemi Urbani che ha realizzato nei mesi scorsi la consultazione per gli Scali di Milano.

 

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